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lunedì 11 giugno 2012

Naufragi: HMHS Britannic

Il Britannic era la terza nave della classe Olympic della White Star Line, Fu costruita nei cantieri Harland & Wolff di Belfast, i lavori iniziarono nel 1913, inizialmente si sarebbe dovuta chiamare Gigantic, ma dopo la perdita della sua nave gemella Titanic, la rinominarono Britannic.
La nave era lunga 275 metri e larga 29, era suddivisa in compartimenti stagni, che erano stati innalzati per impedire l'affondamento in meno di 3 ore. In più trasportava 48 scialuppe di salvataggio.
Il 26 Febbraio 1914, Lo scafo dell'HMHS Britannic scivolò lentamnete in acqua.
Dopo il varo fu rimorchiata da 5 rimorchiatori nel bacino di carenaggio di Abercon, per montare i fumaioli e allestire gli interni.

Nell'Agosto 1914 la Gran Bretagna entrò in guerra e il Britannic e L'Olympic furono messe al sicuro a Belfast, ma nel 1915 il governo britannico requisì il Britannic per convertirlo in nave ospedale.
I suoi interni furono tolti e conservati per il dopoguerra, le sale operatorie presero il posto delle sale da pranzo. Inoltre furono installate 5 grosse gru per mettere in mare le scialuppe agevolmente.
Poi il suo scafo fu ridipinto di bianco con una fascia verde che percorreva tutta la lunghezza della nave, interrotto da 3 croci rosse.
In tutto la nave poteva contenere 3309 persone.
Il compito del Britannic era di trasportare i soldati inglesi feriti, in Inghilterra.
Lavorò principalmente nelle acque del Mediterraneo, nel suo viaggio inaugurale dovette andare a Mudros, era il 23dicembre del 1915.
Il 12 novembre 1916, il Britannic lasciò Southampton per l'ultima volta, sotto il comando del capitano Charles Bartlett. Il 17 Novembre errivò a Napoli per rifornirsi di acqua e carbone.
Martedì 21 Novembre, il piroscafo imboccò il canale di kea, ma alle ore 8:12 ci fu una grossa esplosione proveniente da prua, il Britannic aveva urtato una mina sommersa. L'esplosione aprì una falla all'altezza delle stive 2 e 3. Bartlett comandò di chiudere tutte le porte stagne ma la 5 e la 6 non si chiusero correttamente.
L'inclinazione verso prua si rese più drastica quando furono sommersi gli oblò che erano stati lasciati aperti per fare circolare l'aria all'interno della nave.
Intanto il comandante cercava di raggiungere la vicina isola cosicché la nave si sarebbe incagliata nei bassi fondali. Nel frattempo furono chiamate in soccorso il cacciatorpediniere Scourge, i rimorchiatori francesi Goliath e Polifemo e l'incrociatore ausiliario Heroic.
Il comandante non aveva ancora dato ordine di abbassare le scialuppe, ma due di esse furono calate lo stesso ma furono risucchiate e fatte a pezzettini dalle grandi eliche che spuntavano fuori dall'acqua.
Dopodiché Bartlett si rese conto  che era impossibile raggiungere la costa, fermò i motori e dovette dichiarare l'abbandono nave.
Quando le scialuppe furono tutte calate in acqua, la nave iniziò ad inclinarsi progressivamente verso destra, i sopravvissuti, dalle scialuppe, sentirono grosse esplosioni all'interno della nave.
In seguito le lance di salvataggio si allontanarono dal Britannic velocemente per evitare di essere risucchiate dall'enorme scafo inclinato. Poi si ribaltò definitivamente a destra.
Infine il piroscafo scomparve nelle acque dell'Egeo lasciando centinaia di persone in acqua. Le scialuppe accorsero ai sopravvissuti che si dimenavano nel mare. Salvandoli più o meno tutti quanti.
La nave affondò in 55 minuti, alle 10 di mattina accorsero sul luogo del disastro le navi chiamate in soccorso che raccolsero tutti i sopravvissuti.
In tutto morirono 30 persone.
il relitto è ancora integro tranne la prua che si è staccata dal resto dello scafo.


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